La Vernaccia, un vino unico, in cui il colore rubino, l’aroma varietale, la persistenza del gusto in bocca si amalgamano con la morbidezza e la finezza che acquista nel tempo.

Deriva dal vitigno autoctono Vernaccia Nera che ben si è adattato all’ambiente tanto che garantisce la produzione di grappoli tozzi, più larghi che lunghi, con acini medio-grossi, che a maturità si ricoprono di abbondante pruina tanto da smorzare l’intenso colore blu-nero della buccia.

La produzione di questa montana “ambrosia” risale ad un’antica tradizione tramandatasi per generazioni. I vari passaggi hanno il sapore di un’autentica ritualità, in particolare la vendemmia .

Tra la metà di ottobre e gli inizi di novembre si raccoglie l’uva che, dopo una prima cernita, mentre una volta veniva appesa a tralicci, oggi viene adagiata su apposite cassettine e lasciata appassire in locali ventilati e costantemente sottoposta a controlli per eliminare gli eventuali acini ammuffiti. L’appassimento si protrae fino a tutto febbraio.

Dall’uva passita si ottiene un vino colorato e ricco di profumi terziari, che aggiunto al vino ottenuto con la raccolta normale consente, dopo la presa di spuma in autoclave, di ottenere uno spumante unico nella sua tonalità: rosso.

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